giovedì 26 aprile 2012

INCHIOSTRO SULLE DITA #9 - Joseph Anton: l'autobiografia di Salman Rushdie


Il 18 settembre negli Stati Uniti uscirà un libro di memorie di Salman Rushdie che parlerà del periodo che lo ha visto costretto a nascondersi dopo la fatwa che lo ha condannato a morte per la pubblicazione de "I versi satanici" nel 1989. 
L'Ayatollah Khomeiniaveva infatti considerato il libro un insulto al profeta Mohammed e Rushdie era fuggito e aveva assunto il nome Joseph Anton (dai suoi autori preferiti - Joseph Conrad e Anton Chekhov). 

"Joseph Anton" sarà proprio il titolo di questa autobiografia: "E' stato strano per me dover cambiare nome", ha dichiarato infatti l'autore al New York Times: "Siccome mi ha sempre messo a disagio, ho pensato che questo titolo potesse esprimere bene il dramma, la stranezza e il disagio di quegli anni".

Il libro, secondo quanto emerge dal blog di Rushdie, parlerà della tragicomica esperienza di vivere con una guardia armata, del rapporto stretto che si è venuto a instaurare con chi lo proteggeva, della fatica per ottenere il supporto dei diversi governi, delle case editrici, dei giornalisti e dei colleghi scrittori, e soprattutto di come ha riconquistsato la propria libertà.

Fonte: The Huffington Post

martedì 24 aprile 2012

L'ECO DEL NYT #5 - Oates, Barry, Krasznahorkai e Levin



I libri interessanti recensiti dalla New York Times Book Review sono stati davvero parecchi nel mese di marzo. Ho deciso quindi di proporvene quattro, in due video di rpesentazione diversi. 

Nel video in alto trovate la recensione dell'ultimo attesissimo romanzo di Joyce Carol Oates "Mudwoman" e del romanzo d'esordio di Kevin Barry "City of Bohane".

Nel video in basso trovate la recensione al primo romanzo di Laszlo Krasznahorkai "Satantango", e alla raccolta di racconti di Adam Levin "Hot pink".

Qualcuna di queste nuove uscite vi incuriosisce particolarmente? 

Personalmente, devo dire che io sono molto attratta dall'ultimo romanzo di Joyce Carol Oates, autrice di cui ho letto solo "Bestie", romanzo che, a dirla tutta, non mi ha fatto impazzire. Qua e là però ho letto anche dei saggi critici sulla letteratura scritti da lei: quelli sì, li ho apprezzati. Questo ultimo romanzo pare avere un respiro più ampio e più intimo.
Ho già in lsta d'attesa un altro romanzo di Joyce Carol Oates, ovvero "Una famiglia americana", per cui credo che leggerò quello prima di "Mudwoman", ma ho aspettative parecchio alte per quest'ultimo romanzo.

Per chi fosse interessato ad approfondire ulteriormente, ecco i link agli articoli citati:
- http://www.nytimes.com/2012/04/01/books/review/mudwoman-by-joyce-carol-oates.html?pagewanted=all
- http://www.nytimes.com/2012/03/18/books/review/laszlo-krasznahorkais-satantango.html?pagewanted=all
- http://www.nytimes.com/2012/03/25/books/review/hot-pink-stories-by-adam-levin.html?pagewanted=all
- http://www.nytimes.com/2012/04/01/books/review/city-of-bohane-by-kevin-barry.html?pagewanted=all


venerdì 20 aprile 2012

BOOKWORM #12 - "Dance dance dance", di Haruki Murakami



A volte penso che ci voglia non solo l'incontro giusto tra chi scrive e chi legge, ma anche il momento giusto per questo incontro. 

Così è stata per la la lettura di Haruki Murakami
La prima volta, lo ho incontrato con "Norwegian wood" (di cui purtroppo non sono ancora riuscita a vedere l'adattamento cinamatografico), ed era più di 10 anni fa. Ricordo che ha lasciato in me un segno profondo, ma di difficile decifrazione. La seconda volta è stato circa 5 anni fa, con "La ragazza dello Sputnik". Ricordo di aver pensato che Murakami scriveva benissimo, ma che qualcosa mi sfuggiva, come una coincidenza persa per poco. 

Ma ora... Ora è arrivato il momento. 
Sentivo parlare di "Dance dance dance", di cui avevo letto in passato molte recensioni. Eppure questa volta lo ho avvertito come un richiamo. Stavo anche leggendo altro, ma non ho saputo aspettare: lo ho iniziato d'impulso e terminato nel giro di pochi giorni. Terminato di leggere fisicamente, intendo, perché dentro di me lo sento ancora, e penso che lo sentirò a lungo.

VOTO: capolavoro

giovedì 19 aprile 2012

INCHIOSTRO SULLE DITA #8: Chi vuole comprare il Distretto 12 di The Hunger Games?


Se avete 1.4 milioni di dollari in più di cui non sapete che cosa fare, da oggi potreste comprare il Distretto 12 della fortunata serie The hunger games.
Mi riferisco chiaramente a quel fazzoletto di terra del Nord Carolina in cui si è girata la versione cinematografica della avventure di Katniss Everdeen e Peeta Mellark, ora messo in vendita dal proprietario, un uomo di 83 anni esasperato da orde di turisti.
Il paesino in questione è il Henry River Mill Village, a 70 miglia da Asheville, N.C., e un tempo era una zona tranquilla e quieta, ora meta di migliaia di fan accaniti provenienti da ogni dove.
Il proprietario ha ammesso di non aver mai letto la serie, ma ha comunque dichiarato che spera che l'acquirente sia un fan dei romanzi, in modo che possa preservare la sua proprietà così com'è ora.
Che la fortuna sia sempre dalla sua parte!

Fonte: Huffington Post


mercoledì 18 aprile 2012

PREMI E RICONOSCIMENTI #3: Le streghe son tornate


Tremate lettori, tremate, il Premio Strega è tornato.

Se l'anno scorso il vincitore è stato Edoardo Nesi con "Storia della mia gente", ecco invece i 18 candidati di quest'anno:

- La logica del desiderio (Giulio Perrone Editore) di Giuseppe Aloe

l silenzio dell’onda (Rizzoli) di Gianrico Carofiglio

La fame delle donne (Manni) di Marosia Castaldi

Piccolo testamento (Laurana) di Gabriele Dadati

Così in terra (Dalai Editore) di Davide Enia

Nel tempo di mezzo (Einaudi) di Marcello Fois

- La colpa (Newton Compton) di Lorenza Ghinelli

Malacrianza (Nutrimenti) di Giovanni Greco

L’ultima passeggiata (Mursia) di Gabriella Guidi Gambino

Il corridoio di legno (Voland) di Giorgio Manacorda

La rabbia (Transeuropa) di Marco Mantello

La scomparsa di Lauren Armstrong (Fandango) di Gaia Manzini

Luna di notte (Gremese) di Amos Mattio

La sesta stagione (Cavallo di ferro) di Carlo Pedini

- Inseparabili. Il fuoco amico dei ricordi (Mondadori) di Alessandro Piperno

Amorino (Bompiani) di Isabella Santacroce

Qualcosa di scritto (Ponte alle Grazie) di Emanuele Trevi

Il vuoto intorno (Il foglio letterario) di Claudio Volpe
Lo ammetto: la mia ignoranza in campo di letteratura italiana è enorme, purtroppo. 
Quest'anno mi sono data l'obiettivo di leggere più autori italiani, ma per ora ne ho macinati molto pochi. Ne ho acquistato qualcuno però, con l'idea di leggerli appena se ne presenti l'occasione: che sia questa, l'occasione? Perché a dirla tutta non ho letto nessuno di questi libri, ma ne ho tre. 
Voi li avete letti? Avete un favorito, o comunque una lettura da consigliarmi, tra questi titoli?

sabato 14 aprile 2012

INCHIOSTRO SULLE DITA #7: "Il falso principe" il nuovo Harry Potter?


La casa editrice Scholasticha ha pubblicato Harry Potter, The Hunger Games e La straordinaria Invenzione di Hugo CabretQualcosa di romanzi dedicati a un pubblico di giovani adulti evidentemente sanno, e ora stanno per pubblicare un nuovo romanzo: "The false prince" ("Il falso principe") di Jennifer A. Nielsen. Lo slogan di presentazione dice: "Quattro ragazzi, Un piano pericoloso, Un intero regno da ingannare". Sarà il primo di una saga che si chiamerà The ascendance Trilogy.

Ecco la storia. Sage è un giovane orfano che viene prelevato da una casa per ragazzi svantaggiati insieme ad altri tre ragazzi: sono stati scelti per partecipare a una gara il cui vincitore impersonerà lo scomparso Principe Jaron. Il regno di Carthya infatti ha bisogno di una nuova guida per impedire una guerra civile dal momento che re, regina e principe sono stati uccisi. I ragazzi però scopriranno presto che si tratta di una lotto all'ultimo sangue e che il nobile Connor intende fare del vincitore il suo burattino in modo da essere il vero regnate, pur se dietro le quinte. 

La concorrenza diventerà spietata, la storia avrà una serie di colpi di scena e la conclusione sarà sorprendente, da rimanere incollati dalla prima fino all'ultima pagina: questo promettono gli editori. E promettono anche che, sebbene il regno sia immaginario, i personaggi sembrano reali e la storia convincente. In particolare Sage viene descritto come uno dei punti forti del libro: sconsiderato e un po' burbero, ma anche coraggioso e in fondo un bravo ragazzo - un personaggio tridimensionale per cui poter davvero fare il tifo.

Nonostante all'apparenza la trama suggerisca una maggiore somiglianza con The hunger games che con Harry Potter, sembra invece che questa nuova avventura ricordi maggiormente i libri della Rowling, anche se non ci sono elementi magici o sprannaturali : l'attenzione è più concentrata sugli intrighi politici, e sulle cospirazioni di corte.

Sono già stati acquistati i diritti d'autore per il film e si sta lavorando all'adattamento cinematografico. Se siete curiosi, potete addirittura leggerne qui il primo capitolo.

E voi che ne dite? Hanno annunciato tante volte e di tanti libri che sarebbero stati il prossimo Harry Potter. Che sia la volta buona?

Fonte: Hollywood reporter

BOOKWORM #11 - "Il re pallido", di David Foster Wallace



Abbiate pietà di me... David Foster Wallace è uno dei miei autori preferiti, e ne sono totalmente innamorata. Come spesso succede, almeno a me, in questi casi, il video che ho provato a registrare dopo la lettura del suo ultimo romanzo (incompiuto) "Il re pallido" è più lacunoso e imbarazzante del solito...

Condivido comunque con voi le mie impressioni, così come sono stata poveramente in grado di registrarle...
Una preghiera: leggetelo, non vi fate ingannare dalla mia incapacità, è davvero splendido...

VOTO: capolavoro
 

venerdì 13 aprile 2012

INCHIOSTRO SULLE DITA #6 - Il nuovo romanzo di J.K. Rowling


Ci siamo: la casa editrice Little Brown ha annunciato titolo e data di pubblicazione del prossimo libro dell'amatissima J.K. Rowling. Si chiamerà "The Casual Vacancy" e uscirà il 27 settembre 2012, abbastanza presto in fondo.

Se vi aspettate un seguito di Harry Potter o storie di magia o anche semplicemente un romanzo per ragazzi... Ripensateci. 
Sì, perché il nuovo libro sarà un romanzo per adulti: "Harry mi ha regalato la libertà di esplorare nuovi territori", ha infatti sichiarato l'autrice, che in questi stessi giorni ha lanciato anche il suo nuovo sito

Questa in breve la trama del nuovo romanzo: la piccola cittadina inglese di Pagford viene sconvolta dall'improvvisa mortedi Barry Fairweather. Pagford infatti sembra un posto sereno e pacifico, ma sotto le apparenze è in realtà una città in guerra. La morte di Fairweather lascia infatti vacante una posizione chiave nel consiglio parrocchiale e questo scatenerà la più grande lotta intestina che la cittadina abbia mai visto.

Immagino che il romanzo sia destinato a scalare le classifiche nel nano-secondo esatto in cui viene messo in pre-vendita, e non escludo di essere tra quelli che contribuiranno a questa statistica. 

E voi che ne pensate? Vi ispira la trama di "The casual vacancy"? Pensate di acquistarlo subito o aspettate di raccogliere opinioni di altri lettori prma di avventurarvi in questa nuova fase post Harry Potter?


INCHIOSTRO SULLE DITA #5 - "Stanchi - Vivere con la Sindrome da fatica cronica"


E' uscito in questi giorni in libreria il libro “Stanchi – Vivere con la Sindrome da Fatica Cronica”, curato dalla dr.ssa Giada Da Ros, presidente della CFS Associazione Italiana onlus di Aviano (PN), edito dalla SBC Edizioni.

Si tratta di una vera e propria novità che intende dare voce a diverse testimonianze di malati di CFS (e talvolta dei loro cari), che spiegano e raccontano in prima persona che cosa significa vivere, sopravvivere e convivere con questa malattia invalidante.

Fa capire come la Sindrome da Fatica Cronica, nota anche come Encefalomielite Mialgica, sia una malattia grave che a causa del suo nome spesso viene ridicolizzata, o fraintesa. Soffrire di CFS/ME infatti non significa solo essere molto stanchi, esperienza che tutti abbiamo provato nella vita: è una  spossatezza cronica così grave da somigliare semmai alle fasi terminali dell'AIDS.

Le testimonianze raccolte lo mostrano bene: "Ci sono persone che hanno dovuto abbandonare il lavoro, che si sono ammalate da piccole, che hanno cercato di togliersi la vita perché non reggevano la pesantezza dei sintomi, che non sono state credute e sono state messe in ospedale psichiatrico, che hanno penato a lungo prima di ottenere una diagnosi...", dichiara la curatrice: "I partecipanti sono persone dai più vari percorsi della vita, che in qualche caso hanno la CFS/ME da moltissimi anni, in qualche altro da poco tempo, che la hanno avuta in forma molto severa e in forma leggera".

Il titolo, "Stanchi", vuole rivendicare la specificità e gravità pervasiva di questo sintomo, ma anche dire molto di più: che i pazienti sono stanchi dello scetticismo, dell’incomprensione e del dover difendere la propria malattia dal ridicolo dell'ignoranza.

Il libro ha una prefazione del prof. Umberto Tirelli, direttore del dipartimento di oncologia medica al CRO di Aviano, ma non è inteso per "per tecnici". E' anzi rivolto a tutti: pazienti, familiari, estranei incuriositi che vogliono saperne di più, ...

Tutti i proventi della vendita andranno in beneficienza a favore delle attività della CFS Associazione Italiana onlus di Aviano (PN) e di quella di Pavia, la Associazione Malati di CFS onlus.

martedì 10 aprile 2012

BOOKWORM #10 - Edmund White



In questo video vi presento le mie opinioni a proposito di un autore di cui ho sentito parlare molto a lungo prima di decidermi a leggerlo. Sto parlando di Edmund White, di cui ho letto "Ragazzo di città", un libro di memorie ricchissimo di spaccati interessanti e davvero ben scritto. 

Il motivo per cui mi è venuta voglia di parlarvene però è che negli USA recentemente è uscito un nuovo romanzo di questo stesso autore, dal titolo "Jack Holmes and his friend". 

La New York Times Book Review lo ha recensito e mi è parso molto interessante e particolare. 

E voi? Avete degli autori che sentite nominare regolarmente ma che non avete ancora letto? O se lo avete letto dopo una lunga attesa, che impressione vi ha fatto assaggiarlo in prima persona dopo averne sentito parlare tanto?

Per quanto riguarda la mia esperienza di Edmund White, devo dire che risponde abbastanza alle aspettative che mi ero creata sulla base delle anticipazioni e delle recensioni raccolte nel corso del tempo, e non posso che esserne contenta. 

Per chi fosse interessato ad approfondire ulteriormente, ecco il link all'articolo citato:

Voto: 4 su 5

lunedì 9 aprile 2012

INCHIOSTRO SULLE DITA #4 - Anne Rice intervistata da Stephen Colbert


The Colbert ReportMon - Thurs 11:30pm / 10:30c
Anne Rice
www.colbertnation.com
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Condivido con voi la recentissima intervista ad Anne Rice nel divertentissimo programma di Stephen Colbert "The Colbert Show" di ieri sera. 

L'intervista si sofferma sul suo nuovo romanzo "The wolf gift", sul recente proliferare di storie di vampiri, e sulla sua conversione al cattolicesimo e successiva de-conversione, per così dire. 

Il nuovo romanzo, non ancora uscito in Italia ma immagino di prossima pubblicazione, è ambientato al tempo presente in California e parla, come si può immaginare dal titolo, di licantropi. 

Il protagonista è un reporter del "San Francisco Observer" che si reca presso la splendida casa di una donna più anziana per scrivere un articolo. Come nella più classiche storie del genere, viene però attaccato e morso nella notte da un animale, che nel buio non riesce a distinguere. 
A questo episodio faranno seguito una serie di trasformazioni tra il terrificante e il seduttivo, che lo portano a provare al contempo estasi e orrore, desiderio di abbandonarsi alla trasformazione e timore di ciò che sta diventando. 
Verrà cacciato, si innamorerà e cercherà la salvezza come solo le anime tormentate dei protagonisti dei suoi romanzi sanno fare. 

E voi lo avete letto, o intendete leggerlo? Che ve ne sembra?



domenica 8 aprile 2012

L'ECO DEL NYT #4: I nuovi romanzi di DuBois e Cameron


Questa volta mi sento relamente, ragionevolmente certa del possibile prossimo arrivo anche in Italia dei due romanzi di cui vi presento oggi la recensione della New York Times Book Review.

Sto parlando del romanzo di debutto "A partial history of lost causes" di Jennifer DuBois, un libro che sta raccogliendo talmente tanti consensi da rendere realistico l'inizio del conto alla rovescia per la pubblicazione.

L'altro libro di cui vi parlo è "Coral Glynn", di Peter Cameron, ovvero l'autore del celeberrimo (anche in Italia) "Un giorno questo dolore ti sarà utile" (2007, Adelphi), che sta scalando le classifiche di vendita (e spero di lettura ) italiane proprio in questi giorni. Diciamolo, a questo punto è quistione più di quando che di se.

Per chi fosse interessato ad approfondire ulteriormente, ecco i link agli articoli citati: